Salvaguardare il fungo di basilisco (Pleurotus nebrodensis):

Innovazione, Sostenibilità e Qualità

Il progetto Pleuron si propone di coltivare il pregiato Pleurotus nebrodensis, noto come “fungo di basilisco”, in ambienti protetti per garantire la sua sopravvivenza e aumentare la redditività delle aziende agricole siciliane. Attraverso metodi innovativi e sostenibili, il progetto non solo preserva la biodiversità, ma valorizza anche le potenzialità alimentari, medicinali e fitoiatriche di questo fungo raro e apprezzato.

La legge regionale e il regolamento del Parco delle Madonie vietano la raccolta del “fungo di basilisco” immaturo, ma la crescente pressione dei raccoglitori rimane un problema. La conservazione ex situ, isolando e coltivando il micelio in laboratorio, riduce la pressione sui luoghi naturali e aumenta la disponibilità del prodotto sul mercato. Questo approccio, già testato in laboratorio, verrà ora applicato sul campo.
Il fungo di basilisco è un fungo coltivabile in quanto il suo micelio può essere facilmente riprodotto in laboratorio e lo spawn (inoculo) viene utilizzato per l’inoculazione di sacchi di coltivazione del peso di circa 4 kg che assicurano una resa in coltura di circa 1 kg di fungo per sacco. Il fungo di basilisco coltivato mantiene inalterate le caratteristiche organolettiche proprie del fungo in natura, questo permette di proporlo a consumatori come un fungo di qualità ma ad un prezzo più accessibile.
Il progetto mira a diversificare l’agricoltura, puntando sulla coltivazione di prodotti ad alto valore aggiunto, come il Pleurotus nebrodensis, coltivato in ambiente protetto. Ciò permetterà di aumentare la produzione, migliorare le caratteristiche merceologiche e la redditività aziendale, senza compromettere l’ambiente. Le aziende che investono utilizzando questa tecnologia possono aumentare significativamente la propria PLV.
Il progetto favorisce l’inserimento socio-lavorativo di giovani e donne nelle aree rurali, puntando sulla diversificazione aziendale con prodotti a base fungina, destinati a vari settori (gastronomico, nutraceutico, cosmetico).
Per rafforzare la tracciabilità, il progetto coinvolge enti di ricerca regionali e laboratori accreditati, facilitando la certificazione DOP o IGP di Pleurotus nebrodensis. Saranno inoltre adottate azioni di promozione per sostenere le imprese in mercati regionali e internazionali.
L’uso di pannelli fotovoltaici abbinato a pompe di calore ad alta efficienza e a un sistema di coltivazione protetto, aumenterà l’efficienza energetica e ridurrà le emissioni di CO2. Inoltre, il riutilizzo dei substrati di coltivazione contribuirà all’economia circolare, migliorando la qualità del suolo.
Il progetto prevede la creazione di un ente stabile che promuoverà la concentrazione dell’offerta e la commercializzazione del prodotto, assicurando una giusta remunerazione per tutti i membri della filiera e sostenendo la qualità del prodotto.
Il modulo testato nel progetto permette di produrre grandi produzioni di alta qualità in spazi ridotti. Integrando sistemi idroponici o acquaponici e adattando i parametri climatici della camera di coltivazione si potrebbero coltivare sia vegetali che specie animali acquatiche.
Questi sistemi aumentano la resa per ettaro senza danneggiare l’ambiente, rispondendo alla sfida di produrre più cibo, per una popolazione sempre crescente, in spazi ridotti e o con risorse limitate, come piattaforme galleggianti, campi profughi o luoghi lontani dalle città.
La coltivazione del fungo di basilisco in serra è in grado di fornire quantitativi di prodotto che non si possono riscontrare in natura vista la rarità dello stesso fungo e la limitata distribuzione negli habitat del territorio siciliano.
I primi dati di coltivazione del fungo di basilisco sono incoraggianti e destinati ad ulteriori approfondimenti soprattutto in relazione all’addestramento dei coltivatori e alla selezione dello strain (ceppo) più produttivo per gli scopi commerciali.

Innovazione in Azione: Le 8 Fasi del Progetto

Coordinamento tecnico-scientifico e gestione amministrativa

Introduzione dell’innovazione nelle aziende agricole partner

Monitoraggio e ottimizzazione dei parametri di coltivazione

Studio degli effetti fitoiatrici

Studio degli effetti medicinali

Uso dei substrati esausti per migliorare i terreni agricoli

Analisi di mercato con testing in ristoranti

Comunicazione e diffusione dei risultati